mercoledì 16 maggio 2012

Data di Scadenza




Non ci si pensa, non spesso, ma a volte la vita ci mette di fronte a scadenze. 

A parte quella Grande Scadenza che può essere la morte, che, diciamocelo, al diretto interessato non dà problemi di organizzazione in quanto non c'è più, durante la vita psico-fisiologica di una persona si incontrano scadenze che influiscono sulla continuazione della stessa. Si passa dall'infanzia all'adolescenza, dalla pubertà fino alla vecchiaia, ma sono passaggi attesi, conosciuti.

Il problema si presenta quando ci sono intoppi: incidenti, malattie, fatti traumatici, avvenimenti che cambiano l'ordine delle cose e mettono in evidenza una mancanza, un difetto, una carenza.

A volte è solo una visita di routine che ti sposta la data di scadenza di anni più vicina, terribilmente più vicina, o semplicemente ti mette in evidenza quello che effettivamente potevi aspettarti, e se anche la vita non termina, sicuramente cambia. Questa cosa ti mette davanti a nuove logistiche di vita, accorcia il tempo dei progetti, ti mette fretta...

Ci si aspetta determinare possibilità dalla vita, ma quando accadono queste cose, ne restiamo amareggiati. e cominciamo a pensare a tutto quello che avevamo progettato; ci ripetiamo "chissà cosa avrei potuto fare se...", "avrei sicuramente fatto questo, ma..."

Dovremmo smettere di pensare e decidere di agire.

mercoledì 2 maggio 2012

Presente nel Mondo





Ci sono giorni in cui si sente il bisogno di affermare la propria presenza nel mondo e, in questi tempi dove internet e i social network la fanno da padrone, Facebook mi è sembrato la vetrina ideale per la mia espressività.
Quindi ho pensato ad una frase epica da mettere nel mio profilo, qualcosa che attirasse l’attenzione e suscitasse una reazione profonda, ma tutte le citazioni che trovavo non erano sufficientemente incisive e non erano sufficientemente "me".
Così ho scritto ciò che volevo il mondo (leggete: i miei amici) sapesse: Io sono qui.

Breve, incisivo, profondo nella sua semplicità.
Non mi rimaneva che aspettare i commenti del mondo (di nuovo, i miei amici).
Ed ecco il primo commento: Qui dove?

Ok, non proprio il commento che mi aspettavo, né la prima persona che speravo rispondesse al mio appello di realtà, ma fa comunque piacere.
Un minuto di riflessione ed ecco l’illuminazione: Non importa il dove, importa esserci.

Altra persona, altro commento: Qui è un po’ vago.

Poi mio cugino: “ Io sono, tra mille tormenti, io sono” Ivan Karamazov.

Ero commossa.
Finalmente qualcuno che capiva il mio esserci, la mia affermazione di esistenza, il mio bisogno di dire al mondo che ci sono anche io!

Poi il baratro: ultimo commento che ha freddato la conversazione: Io sono qua, hai mica visto nostro zio?

…il gelo…

Il mio spirito, la mia convinzione, la mia profondità di pensiero si sono infrante, tanto che non ho avuto nemmeno il coraggio di cancellare quel commento.

Il mio Io ancora ne risente, ma cercherò di riprendermi e non smetterò di gridare al mondo il mio essere presente

...anche se prima farò pulizia tra gli amici di Facebook!!! 

martedì 1 maggio 2012

Incapacità




Ultimamente mi è capitato di guardare la serie tv "Diario di una nerd superstar", dove la protagonista, scioltamente, riempiva pagine e pagine del suo blog con pensieri profondi e appropriati.

Sono cosciente del fatto che sia una serie tv e che quindi dietro a quelle lineari elucubrazioni mentali di una teenager ci sia uno staff di sceneggiatori, editor e correttori, ma questo non mi impedisce di essere un po' invidiosa.

Oggi pomeriggio me ne andavo per la metropolitana di Milano, ascoltando il mio i-pod, e a seconda della traccia che ascoltavo, provavo una miriade di sensazioni e mi passavano per la mente una marea di pensieri. Ora, seduta davanti a questo schermo, con la possibilità di esprimere tutte quelle emozioni, sono bloccata, spenta, incapace di mettere per iscritto tutto quello a cui ho pensato.

martedì 27 marzo 2012

Dov'è la mia musa?




"Cantami, o Diva, del Pelìde Achille
l'ira funesta [...]" - Iliade

"Narrami, o Musa, dell'eroe multiforme, che tanto
vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia [...] "
- Odissea

Così cominciano le opere di Omero. Non sto pensando di mettermi al suo livello, ma forse anche io dovrei cominciare a cercare e a invocare.
Non ho in progetto di scrivere opere epiche, saggi e nemmeno romanzi, ma nel mio piccolo vorrei qualche idea per queste pagine.

Forse non mi rivolgo a lei con cotante alate parole, o forse tenta di rispondere, ma la sua voce è soffocata dai mille altri rumori della vita e del mondo e io non riesco a sentirla...

Quindi: mia Musa, dove sei?

martedì 22 novembre 2011

Carta



Lo ammetto, mi piace comunicare. Mi piace lasciare scorrere i miei pensieri, seguirli nelle loro spirali per scoprire dove mi portano, ma la cosa che più preferisco è vederli prendere forma sotto forma di parole. Ma non parole elettroniche e virtuali come possono essere quelle su queste pagine, la parola scritta vergata da una penna su di un foglio di carta.

Adoro la carta!  ... fogli a righe, a quadretti, quelli tutti bianchi delle fotocopiatrici, biglietti spiegazzati, angoli di scontrini... 
E poi le penne!  Quelle colorate! Quelle che si trovano in astucci giganti e hanno tutte le sfumature immaginabili. 
Con questi due strumenti le parole acquistano corpo e lasciano il segno dove prima c'era solo bianco. Adoro  scarabocchiare fogli con le forme che la mia mano preferisce, ripassare parole per metterle in evidenza, così che saltino all'occhio come se uscissero dal foglio. Adoro sfogliare libri e diari, il rumore delle pagine, la sensazione della carta scritta sotto le dita, l'odore dell'inchiostro...

Il web è comodo, ma la sensazione della scrittura è impagabile.

lunedì 21 novembre 2011

Cerco Casa... a Milano!




Dopo dieci anni di vita milanese, in appartamento con amici e cugini studenti, è giunta l'ora per me di emanciparmi, quindi ho deciso: cerco casa.

La parola chiave, però, è proprio questa: Cerco!
Passo le giornate su internet, visito tutti i siti specializzati che trovo e mi spulcio tutte le proposte che mi capitano sotto mano, ma niente...

Devo ammettere che durante la mia ricerca ho variato un po' i parametri: dal ricercare una casa in vendita di almeno due o tre locali, con bagno finestrato e un pezzetto di balcone - negli ultimi mesi ne ho viste almeno una quarantina - sono arrivata (dopo aver fatto due conticini in banca) ad accontentarmi di un monolocale in affitto con bagno cieco, ma i prezzi restano proibitivi, sopratutto in previsione di voler risparmiare qualcosina per poi comprare...
E per prezzi proibitivi parlo di 750 euro al mese (spese condominiali escluse) per 25 mq di monolocale soppalcato a mezz'ora di cammino dalla prima fermata di un qualsiasi mezzo di trasporto pubblico. Ora, o sono fortunata ad avere un lavoro a tempo indeterminato che mi permette di vivere abbastanza bene, ma non posso spendere più di metà stipendio per un appartamento!!

Così continuo a cercare... si sa mai che forse trovi qualcosa.

martedì 15 novembre 2011

Ho Perso le Parole


Ligabue in una sua famosa canzone diceva:

"Ho perso le parole
eppure ce le avevo qua un attimo fa
dovevo dire cose..."

Come lui anche io in questo momento non trovo le parole e non so come fare.

Continuo ad avere questo marasma di pensieri e di sensazioni che si affollano nella mia mente per uscire, ma non riesco proprio a dargli una forma scritta. Stanno lì, si accalcano, si ammassano, si mescolano, si attorcigliano l'un l'altro, non mi lasciano il tempo di distinguerli o identificarli per potergli dare la forma adeguata.

"Ho perso le parole
oppure solo loro che perdono me
io so che dovrei dire..."

ma forse dovrò cercare qualche altra forma di comunicazione.