Dopo due pause caffè, tre pause sigaretta (io non fumo, ma pur di fare qualcosa accompagno gli altri) e quattro controllatine alla casella mail (rigorosamente vuota, sono tutti in ferie), eccomi, delirante più che mai, su queste pagine.
E' estate.
Il caldo non lascia dormire.
I mezzi pubblici cittadini sembrano dei forni crematori.
Si va al lavoro solo perchè negli uffici c'è l'aria condizionata e la pausa mensa, che solitamente è accolta con piacere, è una tortura per chi deve fare tragitti all'esterno.
I clienti sono in vacanza, o per lo meno, non si fanno vedere (anche loro soffrono il caldo dopotutto), quindi le attività languono, sonnacchiose.
Il clima è quello dello SVACCO TOTALE.
Quella "NON voglia di fare" che piano piano, giorno dopo giorno, si insinua nei meandri degli uffici e dei reparti, quel "meno ne faccio e meno ne farei" che cresce fino a raggiungere l'apice il venerdì, l'ultimo giorno della settimana lavorativa: l'apoteosi se coincide pure con l'ultimo giorno prima delle ferie estive... Quello che sto vivendo io in questo momento.
Colgo quindi l'occasione per salutarvi. Queste pagine chiudono i battenti per almeno 16 giorni, tempo che trascorrerò sulle alte vette della Valcamonica al fresco, dove la tecnologia di comunicazione più avanzata è un vecchio telefono a disco che comunica con la civiltà tramite un ponte radio.
Vi liberate di me, ma preoccupatevi, perchè tornarò più in forma che mai... spero